TUTTO SUL GREEN PASS

Il green pass servirà per pranzare, o cenare nei ristoranti al chiuso e per frequentare le palestre. Il certificato sarà obbligatorio anche per spettacoli all'aperto, centri termali, piscine, fiere, congressi e concorsi.

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L’obbligo di possedere ed esibire a richiesta il Green Pass, scatterà per tutti dalla mezzanotte di venerdì 6 agosto: da quel momento, chi vorrà avere una vita sociale, frequentare una serie di luoghi pubblici, dovrà mostrare il certificato verde. Il Green Pass è il lasciapassare per poter superare i regolamenti anti-covid e poter entrare in palestre, ristoranti, luoghi pubblici al chiuso, ad esempio.
Il green pass servirà per pranzare, o cenare nei ristoranti al chiuso e per frequentare le palestre. Il certificato sarà obbligatorio anche per spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, fiere, congressi e concorsi. Non servirà per chiese e luoghi di culto dove si officiano riti religiosi. Restando ferma, comunque l’osservanza delle regole già vigenti (mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote). Il green pass sarà obbligatorio anche per entrare allo stadio, dove la capienza sarà al 30% della capacità totale. Le discoteche per il momento resteranno chiuse. Ancora incerto se il documento servirà sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro, riguardo tale ipotesi il Consiglio dei ministri deve ancora decidere. Il green pass non servirà comunque per frequentare le spiagge.
La predetta certificazione, in questi giorni non è esente da polemiche, ma anzi oggetto di manifestazioni in tutta Italia da parte di chi considera questo provvedimento governativo come una limitazione di libertà. Ad emettere il green pass è il Ministero della Salute e non le singole regioni.
Quattro saranno le tipologie e la durata del green pass:
1) Per chi è stato vaccinato, ovvero abbia completato entrambi i cicli, il documento avrà una validità di nove mesi (270 giorni) dalla data dell’ultima somministrazione del vaccino antiCovid.
2. Per chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, in questo caso, il green pass sarà valido fino alla somministrazione della dose successiva. 3) Può ottenere il green pass anche chi effettui un tampone molecolare con risultato negativo: in questo caso il green pass avrà una validità di 48 ore. 4) Infine, otterrà il green pass anche chi è guarito dal covid.
Alla base del Documento/Lasciapassare c’è un codice di lettere e numeri, detto Authcode, che arriva via sms, o email circa 48 ore dopo che si è effettuata la prima dose di vaccino. L’email arriva dal seguente indirizzo: noreply.digitalcovidcertificate@sogei.it. Il codice va inserito in una specifica pagina, questa, utilizzando la tessera sanitaria, di cui si dovranno indicare le ultime otto cifre. Se non si ha la tessera sanitaria, perché non si è iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, indicare il tipo di documento utilizzato all’atto della vaccinazione. La certificazione arriva direttamente sull’App -IO -a tutti coloro che si sono registrati con Spid, o Cie, i due tipi di identità digitale. Per scaricare il green pass si può utilizzare anche l’app ‘Immuni’.
Può accadere che l’Authcode non arrivi. In questo caso, il codice può essere recuperato compilando i campi di questa pagina dove dovranno essere inserite tra l’altro le ultime otto cifre della tessera sanitaria. A quel punto, recuperato l’Authcode, basta andare sulla pagina apposita per scaricare il green pass compilando i campi richiesti.
Per tutte le informazioni c’è un numero verde: 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 e fornisce ogni informazione sulla certificazione verde. E’ attivo anche il numero unico 1500, anche qui gli operatori forniranno le info e risponderanno alle domande.
Non c’è solo l’Authcode: ci sono anche altri codici per poter scaricare il green pass. Se si effettua un tampone molecolare, che deve risultare negativo, il codice da inserire è il codice Cun, che si trova sul referto del tampone. Il codice Nrfe è invece quello del tampone antigenico. Infine c’è il Nucg, numero univoco della certificazione di guarigione. Il Nucg si ottiene tramite il medico curante, che immette nel sistema centrale i dati di avvenuta guarigione del paziente.

FONTI:
-dgc.gov.it
-salute.gov.it
-ec.europa.eu
-ilsole24ore.com

 

E' stata Docente di Lettere Antiche presso i Licei di Roma, Assistente di “Paleografia e Diplomatica” presso l’Universita’, Revisore di articoli giuridici ed esegesi delle fonti del diritto presso l’Enciclopedia Giuridica Treccani. Ha perfezionato gli studi con Master e Corsi. Attualmente in Quiescenza, nello Stato si dedica alla libera passione per il Giornalismo e per la Scrittura Creativa

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