Long Covid e stanchezza cronica, dubbi sugli effetti dell’esercizio fisico

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Molti pazienti affetti da Covid-19 sono colpiti da una stanchezza estrema a lungo termine, una situazione che ha riacceso la polarizzazione negli approcci al trattamento e alla riabilitazione della sindrome da stanchezza cronica (CFS), secondo un articolo pubblicato sul British Medical Journal.

La CFS, nota anche come ME (encefalomielite mialgica), è una malattia complessa, di lunga durata, spesso innescata da un’infezione acuta, con un’ampia gamma di sintomi che possono avere un effetto significativo sulle attività quotidiane. Nel 2011, lo studio PACE ha scoperto che sia la terapia cognitivo comportamentale (CBT) che la terapia fisica graduale (GET) hanno portato a miglioramenti maggiori in alcuni partecipanti rispetto alle sole cure mediche, ma alcuni esperti si oppongono al fatto di considerare questa patologia come a forte connotazione psicologica, e le tensioni sono riaffiorate con l’avvento della pandemia e del long COVID. Nel Regno Unito, infatti, circa 376.000 persone riferiscono affaticamento estremo e altri sintomi simili alle sindromi da stanchezza post-virale e alla ME/CFS più di un anno dopo il COVID-19.
La giornalista freelance Melanie Newman ha parlato con medici e accademici coinvolti nella ME/CFS e nella ricerca sul long COVID. Alcuni clinici ritengono che la malattia duri per tutta la vita, e rifiutano qualsiasi ricerca che esamini gli approcci psicologici al trattamento o che valuti il ruolo dell’attività fisica progressiva nel recupero nella ME/CFS. La loro opinione è che l’esercizio graduale possa addirittura essere dannoso, e affermano che l’attività fisica dovrebbe essere trattata come un farmaco o un intervento chirurgico, e che i pazienti dovrebbero essere informati sui possibili effetti collaterali e su cosa cercare. Paul Whitaker, che si occupa di malattie respiratorie e che ha creato la prima clinica per long COVID nel Regno Unito, spiega che i suoi pazienti con long COVID che soddisfano i criteri per la CFS sembrano peggiorare con un intenso esercizio aerobico, ma che potrebbero esserci alcuni individui che invece ne traggono beneficio, anche se è difficile definire quali.

BMJ 2021. Doi: 10.1136/bmj.n1559
https://doi.org/10.1136/bmj.n1559

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