Uva : amica della pelle

L’uva è ormai comunemente considerata uno dei frutti con maggiori effetti fitoterapici e virtù terapeutiche: è dissetante e purificante e, allo stesso tempo, nutriente ed energetica

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La stagione estiva è ormai alle porte e, dopo il periodo grigio invernale e soprattutto reduci della condizione a cui siamo stati sottoposti a causa del COVID-19, gli italiani non vedono l’ora di godersi un po’ di sole e di spiaggia. È questo, però, il periodo in cui tutti i dermatologici si allarmano per la crescente % di melanomi registrati, anche tra giovani e giovanissimi a causa dell’esposizione dannose ai raggi UV. In particolar modo, nel 2020 il Ministero della Salute ha registrato 15.000 nuovi casi di melanomi. Come fare allora per godersi la tanto desiderata tintarella senza rischiare di tornare a casa non solo con l’abbronzatura? Come sempre il rimedio viene dalla natura: un nuovo studio dei ricercatori dell’Università dell’Alabama, Birmingham, pubblicato sul Journal of the American nel gennaio del 2021, sostiene che l’uva potrebbe proteggere la pelle dai danni della luce ultravioletta e dal rischio di cancro della pelle.

L’uva è ormai comunemente considerata uno dei frutti con maggiori effetti fitoterapici e virtù terapeutiche: è dissetante e purificante e, allo stesso tempo, nutriente ed energetica.

In generale, l’uva trova impiego soprattutto nelle manifestazioni cliniche e funzionali del sistema venoso (emorroidi, fragilità capillare ed insufficienza venosa degli arti inferiori), come rimedio naturale alle emorragie e ai disturbi legati alla menopausa.

Noto è uno dei suoi componenti, di cui si è sentito tanto parlare nell’ultimo decennio, anche a proposito della bevanda principe derivante dall’uva, ovvero il vino: il resveratrolo. Tale sostanza è utile nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari, poiché migliora la fluidità del sangue, diminuendo pertanto il rischio di eventuale aggregazione piastrinica ed esercita inoltre proprietà antinfiammatorie ed ipocolesterolemizzanti.

I polifenoli contenuti soprattutto nella buccia dell’uva, invece, contribuiscono a mantenere elastica la pelle, contrastando la degradazione di collagene ed elastina.

I sali minerali contenuti nella polpa dell’uva, infine, sono utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione della bile e per favorire la digestione; inoltre fungono da diuretico (potassio) e remineralizzante. Mentre le vitamine espletano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.

Secondo lo studio sopra citato, questa “pillola naturale” ha anche un effetto foto-protettivo sui consumatori, in quanto è stata notata una resistenza più efficace alle scottature solari e una riduzione di marcatori di danni provocati dalla luce ultravioletta a livello cellulare. L’esperimento si è basato sulla somministrazione di diverse porzioni di uva in polvere per 14 giorni e a successive misurazioni sulla resistenza della pelle alla luce ultravioletta prima e dopo il consumo. Secondo gli esperti, l’uva ha un effetto protettivo: “[…] abbiamo visto un significativo effetto foto-protettivo dopo il consumo quotidiano di uva e siamo stati in grado di identificare i percorsi molecolari attraverso i quali si verifica tale beneficio, ovvero attraverso la riparazione del danno al DNA e la sotto-regolazione delle vie pro-infiammatorie”, hanno spiegato gli autori del paper.

Per i più golosi sicuramente non sarà un problema consumare qualche acino d’uva sotto l’ombrellone, non temendo i raggi solari, e dedicare del tempo ad una sana tintarella che, si ricordi, permette anche di sintetizzare naturalmente vitamina D.

BIBLIOGRAFIA

A. Bruni e M. Nicoletti, (2021). “Dizionario ragionato di erboristerie e di fitoterapia, di e da Dizionario di fitoterapia e di piante medicinali” E. Campanini

Allen S.W. Oak, MD, et al., (20/01/2021). “Dietary table grape protects against ultraviolet photodamage in humans”. JAAD (Journal of the American Academy of Dermatology).

Nata a Lecce il 09/03/1995. Laurea magistrale in Biologia curriculum Nutrizione Umana cum Laude presso l’Università del Salento nell’ottobre del 2018. Ha conseguito un master di II livello in Psicobiologia della nutrizione e del comportamento alimentare presso le università di Roma Tor vergata e Campus Biomedico cum Laude nel dicembre del 2019. Ha prestato il suo servizio presso centri specializzati in DCA dell’USL Umbria I e presso il servizio di dietetica e nutrizione clinica dell’ASL di Lecce. Attualmente svolge attività libero professionale come biologa nutrizionista a Lecce in Piazza Mazzini, 64.

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