Gli adattogeni, sostanze che proteggono dai danni dello stress, meccanismo d’azione generale

L'uso di adattogeni deve fornire un maggior stato di resistenza non specifica e incrementare la soglia di resistenza alla fatica.

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Tra le strategie più efficaci per ridurre la sensazione di fatica vi sono trattamenti che inducono la resistenza allo stress, grazie all’ausilio di preparati a base di piante ad attività adattogena. Nell’ambito della fitoterapia, un adattogeno è un regolatore metabolico di origine naturale che aumenta la capacità di adattamento di un individuo per contrastare gli effetti negativi dovuti allo stress di diversa origine e, fornendo un maggior stato di resistenza non specifica, incrementare la soglia di resistenza alla fatica. Una sostanza per essere definita adattogena deve: 1) incrementare la resistenza non specifica allo stress e proteggere dagli stressor fisici, chimici e biologici; 2) regolare l’omeostasi; 3) essere sicura e ben tollerata; 4) possedere un effetto tanto più pronunciato quanto più pronunciata è la sintomatologia. Il trattamento con questi preparati di derivazione naturale comporta uno stato definito “adattogenico”, protettivo contro lo stress. L’uso di adattogeni deve fornire un maggior stato di resistenza non specifica e incrementare la soglia di resistenza alla fatica. Molti estratti vegetali hanno mostrato buoni effetti stimolanti e anti-fatica in sperimentazione su animali da laboratorio. In questo contesto diversi sono i preparati a base di erbe capaci di aumentare la resistenza allo stress,2 ma solo un gruppo limitato di preparati ha mostrato effetti significativi in studi in doppio cieco nell’uomo. In letteratura scientifica sono disponibili diverse revisioni riguardanti gli effetti farmacologici degli adattogeni (riduzione della fatica, aumento della resistenza, miglioramento delle performance mentali (più attenzione e precisione e meno sonnolenza) e di quelle fisiche (incremento della capacità lavorativa, della precisione e della resistenza allo stress).3 In caso di stanchezza temporanea e cronica, l’effetto degli adattogeni sulla funzione cognitiva è supportato da numerosi studi clinici – condotti in particolare con estratti di Rhodiola rosea – confermando effetti sulle prestazioni mentali, l’attenzione e la capacità di concentrazione.4,5 Sulla base della loro efficacia negli studi clinici, gli adattogeni possono essere definiti come un gruppo farmacologico di preparati a base di erbe che migliorano l’attenzione e la resistenza mentale in situazioni di diminuzione delle prestazioni.1 Per quanto riguarda il meccanismo d’azione degli adattogeni – impossibile da descrivere razionalmente utilizzando il concetto riduzionista della farmacologia, mentre i principi della biologia dei sistemi e delle reti farmacologiche sembrano essere più adatti per concettualizzare la funzione dell’adattogeno e sono applicabili a qualsiasi fitochimico – si fonda sull’identificazione di bersagli molecolari, vie di segnalazione e reti comuni agli adattogeni. In particolare queste sostanze sono associate agli ormoni dello stress e ai principali mediatori della regolazione dell’omeostasi. In questo contesto, i meccanismi di azione degli adattogeni sono specificamente correlati all’attività protettiva dallo stress e alla maggiore adattabilità dell’organismo. Di conseguenza, gli adattogeni mostrano effetti benefici polivalenti contro l’infiammazione cronica, l’aterosclerosi, il deficit cognitivo neurodegenerativo, i disturbi metabolici e altre malattie correlate all’invecchiamento. In ogni caso, gli usi attuali degli adattogeni sono principalmente correlati all’affaticamento indotto dallo stress e alla funzione cognitiva. Occorre sottolineare, infine, che il loro uso da parte di soggetti sani per migliorare lo stress e prevenire le malattie legate all’età sembra essere giustificato.6


Bibliografia

1) Panossian A, Wikman G. Evidence-based efficacy of adaptogens in fatigue, and molecular mechanisms related to their stress-protective activity. Curr Clin Pharmacol. 2009 Sep;4(3):198-219. doi: 10.2174/157488409789375311.

2) Panossian A. Adaptogens: Tonic herbs for fatigue and stress. Alt Comp Ther 2003; 9:327-32.

3) Panossian A, Wagner H. Stimulating effects of adaptogens: An overview of clinical trials of adaptogens with particular reference to their efficacy on single dose administration. Phytother Res 2005; 19:819-38.

4) Shevtsov VA, Zholus BI, Shervarly VI, et al. A randomized trial of two different doses of a SHR-5 Rhodiola rosea extract versus placebo and control of capacity for mental work. Phytomedicine 2003; 10: 95-105.

5) Spasov AA, Wikman GK, Mandrikov VB, Mironova IA, Neumoin VV. A double-blind, placebo-controlled pilot study of the stimulating and adaptogenic effect of Rhodiola rosea SHR-5 extract on the fatigue of students caused by stress during an examination period with a repeated low-dose regimen. Phytomedicine 2000; 7: 85-9.

6) Panossian A. Understanding adaptogenic activity: specificity of the pharmacological action of adaptogens and other phytochemicals. Ann N Y Acad Sci. 2017;1401(1):49-64. doi: 10.1111/nyas.13399.

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