Caduta capelli: capirne le cause per trovare il rimedio

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In testa abbiamo dai 100.000 ai 150.000 capelli che crescono di circa un millimetro ogni tre giorni. La struttura del capello è uguale a quella di qualsiasi altro pelo del corpo e il suo ciclo vitale è regolato da tre fasi specifiche.

 Le fasi del ciclo vitale dei capelli

La prima è lo stadio anagen (o di crescita, il suo nome è formato dal prefisso greco ana=sopra, di nuovo, e dalla parola generazione quindi una sovragenerazione) nel quale il bulbo produce cellule con continuità e può durare dai tre ai sette anni, in funzione del patrimonio genetico, l’età, la razza, il sesso (più corta negli uomini e più lunga nelle donne) e le condizioni di salute. Con l’invecchiamento la fase di anagen si accorcia e i capelli diventano più corti e sottili.
La seconda è lo stadio catagen (prefisso greco kata =sotto, in basso) cioè la fase di riposo che dura circa tre settimane, nella quale il capello non cresce e il follicolo risale verso la superficie cutanea e la terza è lo stadio telogen (telo=fine) e cioè la fase nella quale la radice si stacca dal follicolo e il capello cade. La fase telogen può durare anche 3 mesi e, in questo tempo, nel stesso follicolo della caduta, una papilla forma il capello sostitutivo.
In una chioma normale i capelli sono per l’80/90 per cento in fase anagen, per il 2 per cento in fase catagen e il resto in fase telogen. Quindi una caduta fra i 50 e i 100 capelli  al giorno può essere considerata nella norma.

 Una diagnosi attraverso il tricogramma

Quando la caduta aumenta e capita spesso di trovare capelli sui vestiti, sul cuscino o in mano quando si tocca la propria chioma si è in presenza di una caduta anomala. Si parla di caduta dei capelli quando si accorcia il periodo di anagen oppure si verifica la caduta in questa fase senza il passaggio del capello alle altre due fasi (catagen e telogen). Il fenomeno della caduta anomala può essere confermato da un esame specifico che si chiama tricogramma e viene effettuato in laboratorio attraverso l’analisi microscopica di capelli prelevati da diversi punti del cuoio capelluto e la diagnosi spetta al medico. E’ questo esame che conferma una caduta anomala e la comparsa dell’ alopecia termine scientifico della calvizie.
Le possibili cause dell’alopecia (così detta facendo riferimento al termine greco alopecia-alopex e cioè la volpe che ha una perdita elevata di pelo stagionale) sono numerose.

Di seguito le riassumiamo per gruppi:

Caduta capelli per causa-effetto
Quando la perdita di capelli è determinata da malattie gravi si dice che l’alopecia è dovuta al fenomeno della causa-effetto. Malattie gravi come febbri acute, diabete, infezioni o stati di debilitazione come anemia, carenze vitaminiche, diete drastiche e interventi chirurgici, possono causare la perdita di capelli.
Ci sono però anche medicine come anticoagulanti, antitumorali, medicinali a base di arsenico o di iodio o di bromo a dosi elevate e per lungo tempo, che possono causare alopecia. Anche antidepressivi, betabloccanti, antivirali, vitamina A, anabolizzanti, anticoagulanti, antitiroidei o gli ipocolesterolemizzanti possono incidere sulla caduta dei capelli. Inoltre raggi X e terapie con isotopi radioattivi potenziano l’effetto della caduta.

Caduta per cause nervose e cause locali
L’equilibrio psichico come sempre gioca un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda la chioma e quindi stress ed emozioni negative e traumatiche non aiutano la salute dei nostri capelli.
Fra le cause locali dell’alopecia ci sono poi le malattie del cuoio capelluto fra cui la principale è la dermatite seborroica, spesso confusa con la forfora. Ci sono poi la psoriasi e l’eczema esfoliativo. Queste malattie vanno diagnosticate e curate dal dermatologo.

Caduta per cause traumatiche
Infine, fra le cause della caduta dei capelli non vanno trascurate le cause traumatiche (ustioni, ematomi, strappi) dovute, generalmente, a messa in piega sbagliate, uso di bigodini o spazzole troppo tirate, impiego di asciugacapelli a temperature troppo elevate pettinatura continua a coda di cavallo, abitudine a strappare ciocche di capelli.

Quale terapia anticaduta?
Ovviamente ogni terapia è strettamente legata al tipo di calvizie e alle sue cause ma va detto che il follicolo atrofizzato non è recuperabile e anche che non è possibile far nascere nuovi follicoli poiché il loro numero è prefissato dalla nascita. Qualche rimedio però esiste e va cercato sia nel bloccare la caduta – magari con appositi prodotti tricologici – sia stimolando una migliore produzione del bulbo funzionante (anche quando c’è più una lanugine che un capello). Infine è possibile migliorare l’ambiente della cute del cuoio capelluto con prodotti che inibiscano i fattori negativi come eccesso di sebo, forfora ricambio lento, microorganismi, ecc.
Il consiglio è quindi quello di rivolgersi al proprio medico per scegliere la soluzione più adatta alle vostre esigenze.

Fonte Dica 33

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