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E’ tornata “l’ora legale“, introdotta per utilizzare al meglio le ore di luce che sono più abbondanti nella stagione primaverile ed estiva e che al prezzo di un’ora di sonno persa nella notte del cambio di orario, ci regala serate più lunghe e quindi più ore di luce da utilizzare nelle nostre attività quotidiane.
Ma questo spostamento delle lancette è davvero così innocuo? Sono realmente solo positivi gli effetti dell’introduzione dell’ora legale? Fino a qualche anno fa, i ricercatori non avevano mai prestato troppa attenzione agli effetti del cambio dell’ora sulla salute, ma oggi la situazione è ben diversa e si moltiplicano gli studi che consigliano di non prendere troppo sotto gamba questa modifica di orario e di ritmi giornalieri. Resta comunque uno zoccolo duro di scettici che sostiene che uno spostamento così piccolo – in fondo si tratta solo di un’ora di sonno persa – non possa portare conseguenze particolarmente pericolose sulla salute. E proprio a questi scettici rispondono dunque i ricercatori che hanno osservato diversi effetti negativi del cambio dell’ora, soprattutto nei giorni immediatamente successivi al cambio.
Come è facile immaginare, una delle prime conseguenze dell’ora legale riguarda qualità e quantità del sonno , che in genere peggiorano dopo il cambio dell’ora e restano così per almeno una settimana. Si dorme meno e peggio, quindi, e questo si riflette poi sulle attività di tutti i giorni: i ragazzi adolescenti, per esempio, sono più assonnati durante le lezioni e il rendimento scolastico cala tanto che alcuni insegnanti preferiscono non fare test e verifiche nella settimana successiva al cambio dell’ora.
E che dire poi degli adulti assonnati che si mettono al volante per andare al lavoro? Secondo alcuni dati il numero di incidenti stradali aumenta dopo l’introduzione dell’ora legale proprio a causa di questa sonnolenza dei guidatori. E non finisce qui. Pare che nei giorni successivi al cambio dell’ora crescano anche il rischio di infarto e quello di essere più distratti al lavoro (come si deduce dal fatto che per una settimana dopo il cambio aumenta il numero di siti non professionali consultati in orario d’ufficio). I dati sono ancora oggetto di discussione tra gli esperti, ma, per non correre rischi inutili, meglio dedicare più attenzione del solito alle attività quotidiane subito dopo il cambio dell’ora.
Fonte Dica 33