Il Si&No della frittura: che tipo di olio usare per mangiarla senza effetti collaterali

I prodotti più stabili e consigliati per la frittura casalinga sono l’olio di oliva e l’olio di semi di arachidi ed allora spieghiamo il motivo di questa scelta

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I prodotti più stabili e consigliati per la frittura casalinga sono l’olio di oliva e l’olio di semi di arachidi ed allora spieghiamo il motivo di questa scelta:

Le alte temperature raggiunte durante la frittura alterano la materia grassa e possono produrre sostanze tossiche per l’organismo. Il punto di fumo indica la temperatura alla quale un grasso comincia a emettere un fumo visibile: è il segnale che inizia la trasformazione della composizione del grasso.

Attenzione: possono formarsi sostanze poco digeribili e irritanti come l’acroleina (originata dalla decomposizione della glicerina) o addirittura tossiche. Ecco le principali caratteristiche degli acidi grassi:

acidi grassi saturi, offrono una maggiore resistenza al calore, ma burro, lardo e grasso di cocco sono responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo (LDL) nel sangue;

acidi grassi monoinsaturi, i prodotti ricchi di acido oleico (nell’olio di oliva quasi l’80%, in quello di arachidi il 50%) sono più stabili a calore elevato degli acidi grassi polinsaturi;

acidi grassi polinsaturi, si ossidano facilmente e sottoposti a riscaldamento risultano poco stabili.

I preparati per friggere sono miscele di semi vari conosciute con nomi di fantasia il cui ingrediente principale è, in genere, l’olio di girasole, considerato poco adatto perché composto soprattutto da acidi grassi polinsaturi. In alcune miscele è contenuto l’olio di girasole alto oleico. A differenza di quello tradizionale ha un elevato contenuto di acido oleico (monoinsaturo) che lo rende particolarmente adatto alla frittura.

Nata a Napoli il 6 Luglio del 1970 ed ha conseguito la Laurea in Scienze Biologiche, presso l’Università Federico II di Napoli. Dottore di ricerca in Patologia Clinica, presso Policlinico Università Federico II di Napoli, inizia il suo percorso nel 1997, presso Cirio ricerche ”Produzione di latte delattosato per soggetti intolleranti al lattosio” per il CNR di Napoli. Dal 2003 presso l’Istituto Tumori Pascale di Napoli, sotto la direzione del Prof.re Paolo Ascierto, Valutazione post terapia della immunosoppressione tumorale in pazienti affetti da neoplasia in fase avanzata” Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori “Fondazione Giovanni Pascale” In collaborazione con il CROM e CNR di Avellino, continua il suo percorso di ricerca sul melanoma e indagini epidemiologiche sulla nutrizione” Progetto sull’educazione alimentare nelle scuole medie di Sperone (AV) per il CROM di Avellino” con oltre 30 pubblicazioni a suo nome Nazionali ed Internazionali, di cui alcune a suo primo nome. Dal 2006 sceglie la professione libera nel settore della nutrizione presso il suo centro Nutrizione&Benessere, sito a Casoria in via Leonardo Da Vinci 32, dove da direttore di estetica esercita un completamento estetico a quello nutrizionale e di ricerca, inoltre collabora con vari professionisti, seguendo percorsi nutrizionali che vanno dall’infanzia all’età senile, alla medicina estetica. Dal 2011-2013 con il Mo.D.A.V.I Onlus progetto scuole –Stile di vita e giusta alimentazione nelle scuole medie superiori della campania. Si avvale inoltre dell’analisi di Stress ossidativo, che viene eseguita presso la Federico II di Napoli, per poter elaborare diete antiossidanti. Oltre ad avere il suo centro a Casoria, la dottoressa esercita la sua professione, presso vari studi medici sparsi in tutta Italia, dalla Regione Calabria, alla Toscana al Veneto Dal 2015 diventa pubblicista per varie testate giornalistiche online, fino a conseguire nel 2020, il titolo di giornalista.

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